Vandalismi e “disagio” giovanile: prevenire è meglio che curare – Interpellanza

Onorevoli municipali,

Con il messaggio municipale 18/2022, il Municipio di Capriasca ha sottoposto al Consiglio comunale la richiesta di un credito da 175’000 CHF per l’estensione della videosorveglianza sul nostro territorio, in risposta ad alcuni atti vandalici avvenuti negli ultimi anni. Senza voler entrare nel merito del MM 18/2022, attualmente al vaglio delle commissioni preposte, con la presente interpellanza si vuole estendere lo sguardo sulla questione, che non può né deve esaurirsi in un intervento di sorveglianza e di eventuale repressione dei colpevoli. Dietro un atto vandalico non si cela infatti solo un problema di ordine pubblico, bensì spesso anche problematiche di più complessa natura (educativa, sociale, ecc.).

Per far fronte al cosiddetto “disagio” giovanile (termine sul quale si potrebbe aprire un’ampia parentesi), numerosi Comuni ticinesi si sono dotati negli scorsi anni di servizi di prossimità animati da “educatori di strada”, ossia da operatori formati nell’ambito dell’accompagnamento, della sensibilizzazione e della prevenzione tra i giovani. I risultati sono molto positivi: a seguito dei noti fatti avvenuti alla foce del Cassarate in periodo pandemico, il progetto “peer to peer” adottato dalla Città di Lugano durante la scorsa estate ha contribuito a diminuire la tensione nella zona senza dover fare alcun ricorso alle forze dell’ordine[1]. Nel Locarnese, è entrata in vigore all’inizio di quest’anno la convenzione siglata tra la città ed i comuni circostanti, grazie alla quale sono entrati in servizio due operatori sociali che si spostano con un apposito furgone nel comprensorio per ascoltare i bisogni dei giovani della regione[2]. Ma i servizi di prossimità non sono un’esclusiva dei centri urbani, anzi: in Malcantone, è da anni attivo il progetto Prometheus, che si propone di divenire ora un servizio regionale[3].

Benché sul nostro territorio esistano da tempo alcune lodevoli iniziative volte a garantire ai giovani degli spazi e delle occasioni di ritrovo e di aggregazione (come il progetto Midnight Sport), ancora nel febbraio di quest’anno il Municipio affermava – in risposta ad un’interpellanza della collega Carbonetti – che “non è stata messa in atto nessuna misura particolare relativa al disagio giovanile a seguito della pandemia”. In merito alla richiesta di creare un centro giovanile in uno degli stabili comunali attualmente in disuso, il Municipio affermava di non escludere a priori “la possibilità di offrire uno spazio ulteriore ai giovani, se tale risultasse essere un’esigenza dei giovani e soprattutto se la richiesta dovesse venire direttamente dai giovani stessi”. Sappiamo però che tale richiesta non è di semplice elaborazione e formulazione, così come sappiamo che l’apertura di un centro giovanile non può avvenire dall’oggi al domani. Il ruolo degli operatori di strada è particolarmente interessante da questo punto di vista, poiché essi fungono proprio da “facilitatori” di un dialogo che è spesso difficile tra le autorità e le giovani generazioni, raccogliendo e trasmettendone bisogni, aspirazioni e desideri.

Se l’obiettivo del Municipio non è solo quello di garantire la quiete pubblica, ma anche quello di mettersi all’ascolto dei giovani per comprenderne le problematiche e le preoccupazioni, l’istituzione di un servizio di prossimità sembra risultare la soluzione più adeguata. Il comune di Capriasca potrebbe d’altronde riferirsi a delle realtà già esistenti, come il servizio di prossimità della Città di Lugano, meglio noto come “The Van” (vedi il sito ufficiale all’indirizzo www.prossimita.ch). Questa soluzione ha il vantaggio di fare capo ad un servizio (pubblico, a differenza di altri) già funzionante e potrebbe anche rivelarsi più economica rispetto alla costituzione di un servizio proprio: a titolo d’esempio, segnaliamo che per aderire al progetto del Locarnese, il comune di Losone (che ha una popolazione comparabile alla nostra) è chiamato a pagare un contributo annuo di circa 27’000 CHF (un sesto di quanto ci viene richiesto con il credito del MM 18/2022).

In ragione di quanto sopra, pongo dunque al lodevole Municipio le seguenti domande:

  1. Il Municipio ha già preso in considerazione l’istituzione di un servizio di prossimità orientato al dialogo, all’accompagnamento e alla sensibilizzazione dei giovani della nostra regione?
  2. Quale è la posizione del Municipio in merito ad una possibile convenzione con la Città di Lugano per l’estensione del suo servizio di prossimità al nostro comprensorio?
  3. Quali potrebbero essere i costi annuali di un simile servizio, in proprio (ad es. tramite l’assunzione di un operatore di prossimità nell’organico comunale) e in convenzione con la Città di Lugano?

In attesa delle vostre risposte, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Zeno Casella, Partito Comunista (Gruppo “Onda Rossa”).


[1] Dino Stevanovic, “Violenza giovanile, esteso il Progetto Foce a Lugano”, LaRegione, 14 settembre 2022: https://www.laregione.ch/cantone/luganese/1605528/lugano-peer-festa-lorenzo

[2] Mauro Giacometti, “Locarno si affida all’operatore sociale di prossimità”, Corriere del Ticino, 25 novembre 2021: https://www.cdt.ch/news/ticino/locarno-si-affida-alloperatore-sociale-di-prossimita-269020

[3] Stefano Lippmann, “L’importanza degli operatori di strada in Malcantone”, Corriere del Ticino, 6 dicembre 2021: https://www.cdt.ch/news/ticino/limportanza-degli-operatori-di-strada-in-malcantone-269864

Lascia un commento